La lettera d’amore di una madre cristiana alle persone LGBT
Articolo di Susan Cottrell pubblicato sul sito “Freedhearts” (Stati Uniti) il 19 giugno 2013, liberamente tradotto da Adriano
“Mi hanno buttato fuori di casa il giorno del mio 18° compleanno perché sono omosessuale… ho provato a contattarli… non so se mi vogliono ancora bene”. Jonathan Allen, partecipante al programma America’s Got Talent. Mio marito ed io ci siamo seduti storditi quando questo ragazzo ha cantato un pezzo di Pavarotti a “America’s Got Talent”. Le lacrime hanno riempito i nostri occhi quando ha raccontato la sua storia, che i suoi genitori lo cacciarono a calci solo per il fatto di essere gay. Mio marito ha mormorato con voce tremante: “Come hanno fatto, ad essere così ingrati per questo figlio che gli è stato donato?” Ho solamente scosso la testa. Sappiamo che Jonathan Allen rappresenta innumerevoli persone LGBTQ, i cui genitori non accettano pienamente i loro figli per come sono. Il mio cuore sanguina.
Nel corso degli anni, ho dovuto affrontare le mie manchevolezze con i miei figli: la mia ingratitudine, l’egoismo, l’immaturità. Ogni genitore onesto deve ammettere di venir meno alle attese da parte dei propri figli, prendendoli spesso per scontati. Ho dovuto chiedere perdono ai miei figli, e ho scritto loro delle lettere ricche d’amore per esprimere ciò che il mio cuore prova per loro. Ogni genitore fa errori, e l’amore è un balsamo di guarigione.
Quindi scrivo questa lettera d’amore a voi, donne e uomini LGBTQ che siete stati feriti e rifiutati da coloro che avrebbero dovuto prendersi più cura di voi. Si tratta di una lettera attesa da tanto tempo. Se i vostri genitori non possono esprimere a voi il loro amore, lasciate parlare me al posto loro. Lasciate che queste parole ricolmino il vostro bisogno più profondo. Ovunque vi siate in questo momento della vostra vita, questa lettera d’amore è per voi.
Voi siete degni di amore. Dio vi ha creati a Sua immagine. Per questa sola ragione, siete degni d’amore, indipendentemente dai vostri pensieri o dalle vostre azioni, sia buoni che cattivi, o per ciò che vi è stato detto in contrario nel vostro trascorso. Semplicemente come ha dichiarato Dio stesso, per la vostra esistenza come sua creazione, siete degni dell’amore. L’amore è vostro per diritto di nascita!
Meritate un posto cui appartenete. Avete bisogno di un posto la gente vi venga a cercare, se non vi presentate per la cena, perché appartenete a quel luogo, perché vi vogliono lì con loro. Abbiamo un sacco di media sociali, ma ancora la maggior parte di noi sperimentano un devastante bisogno di comunità.
Non abbiate paura del vostro bisogno degli altri, perché siete destinati a fiorire tramite le relazioni. Siete destinati a essere la parte di una totalità. Cercate invece una comunità e camminate incontro a coloro che vi amano. E’ bello lasciarsi amare dal prossimo.
I giudizi della gente rivelano quello che sono loro, non quello che siete voi. Quando vi dicono cose dure, o vi condannano, o vi rifiutano, ciò è quello che viene dal loro cuore, non dal vostro. Se qualcuno vi offre consigli che possono aiutarvi a crescere, accettateli e serbateli dentro di voi. Lasciate che il resto scivoli via da voi e non pensare più a questo proposito. Non avete niente di cui vergognarvi.
La vergogna è quella sensazione di essere difettoso che ci crolla sulle spalle. La vergogna dice: “C’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato in me”. Non c’è niente di sbagliato in voi: siete fatti a immagine di Dio! Se siete lesbiche, gay , bisessuali o transgender, non dovete provare vergogna. Siete degni di amore e di appartenenza e di mancanza per coloro che vi amano. La gente può condannarvi, ma essi rivelano se stessi, non voi. Statene certi.
Gli errori dei genitori non si riflettono su di voi. Parlando da madre di cinque figli, so per certo che i genitori “cànnano” alla grande. Potremmo avere paura, essere arrabbiati, feriti, impreparati, immaturi o egoisti. A volte si mescola a una vecchia ferita, e ce la prendiamo con voi. Mi spiace tanto ma è così. I genitori reagiscono o rifiutano per le loro proprie ragioni, e niente di tutto questo è colpa vostra.
La delusione in noi stessi offusca il nostro giudizio sui nostri stessi figli. Potremmo essere ignoranti e testardi. Vorrei che non fosse vero! Essere condannati da coloro che dovrebbero esservi più vicini, fa davvero male. Vorremmo il loro sostegno ed è difficile non interiorizzare quello che dicono. Ho detto cose che ho sentito venir fuori dalla bocca dei miei stessi genitori e sono inorridita. Le parole dure dei tuoi genitori non sono per voi.
Quanto più si può riconoscere che il loro giudizio non è su di voi, più liberi sarete. Oltre a loro, anche le altre persone vi feriranno, e anche questo non è per colpa vostra. Potreste aver sentito cose terribili dagli amici, dagli altri cristiani o dai sacerdoti. Le loro parole riflettono le loro paure e le loro credenze. Lasciare andare il dolore è come quando si apre un pugno chiuso, fatelo per voi stessi, non per loro.
Dio vi ama completamente, esattamente come siete. Provate ad avvicinarvi coraggiosamente a Lui nella Sua grazia per mezzo di Gesù Cristo. Si giunge al punto di chiamarlo papà.
Mi rendo conto che il concetto di ‘padre’ può essere una mina per voi, ma Dio non è come un padre umano. Dio vi ama senza condizioni. Dio non è deluso di voi. Vi approva. Qualsiasi giudizio o condanna che avete sentito e che Gli viene attribuita, non arriva da lui. Lui è l’esistenza stessa di amore, e il suo amore è per voi.
Davvero andrà tutto meglio! Il fondo è un posto freddo e solitario. Sono stata sul fondo talmente tante volte tengo che ci tengo uno spazzolino da denti come compagno. Ma ho sempre recuperato, e sono sempre grata per quello che ho imparato mentre ero lì. Anche se è difficile da credere quando sei sul fondo e alzi lo sguardo verso l’alto, andrà meglio. Imparate a riconoscere le mani che vi vengono allungate per aiutarvi.
Anche se la vostra famiglia vi ha respinto, permettete alle persone intorno a voi di diventare la vostra famiglia. Quando Jonathan Allen salì sul palco di America’s Got Talent, era nervoso e aveva paura: il rifiuto gli aveva richiesto un enorme tributo. Ma Howie Mandel disse: “Questo spettacolo è diventato la tua famiglia. Bentornato a casa”. Altre persone LGBTQ e i loro sostenitori vi ameranno come una famiglia, cercateli e raggiungeteli. Lasciatevi amare dal prossimo. Bentornati a casa!
.
Titolo originale “A love letter to the LGBTQ from a Christian Mom”