Omofobia musicale: ‘Ammazza un finocchio e sentiti orgoglioso’
Riflessioni tratte da cristianosgays del 30 ottobre 2009, liberamente tradotte da Dino
Un individuo che canta atrocità. Un individuo influente, che viene da un Paese, la Giamaica, in cui l’omofobia ha già lasciato alcune vittime dietro di sè.
Un individuo che non può impunemente incitare all’odio… E poi diranno che dobbiamo essere rispettosi con quelli che ci insultano.
“Ammazza un finocchio e sentiti orgoglioso”. Questa è una delle frasi che il cantante Sizzla infila nelle sue canzoni, fatto che ha provocato la mobilitazione della collettività gay (spagnola), contraria a che faccia il suo spettacolo in varie città.
Si deve leggere il testo omofobo di “Nah apologize” per rendersi conto della gravità dei suoi attacchi.
Senza dubbio l’organizzatrice dei suoi concerti in Spagna respinge le critiche delle associazioni omosessuali, accusa di manipolazione alcune informazioni apparse sulla stampa e assicura che l’artista giamaicano quattro anni fa ha firmato il Reggae Compassionate Act, un documento “nel quale si rinuncia a qualsiasi canzone che possa ferire la sensibilità o manchi di rispetto a qualsiasi categoria per via della sua condizione sessuale, della razza o della fede religiosa”.
Comunque sia, la canzone offensiva è scritta, e la polemica è servita. Il cantante giamaicano -che ha in previsione di toccare Bilbao, Santiago, Granada, Getafe e Barcellona- ha già suscitato proteste nelle comunità dei luoghi dove dovrà passare.
Dopo le lamentele di associazioni omosessuali basche, catalane e galiziane, oggi è stata la volta di quelle andaluse, che hanno sollecitato persino il Pubblico Ministero a proibire l’ingresso dell’artista in Spagna per “apologia dell’omofobia”.
Paco Ramirez, direttore di comunicazione di Colega (Colombian Lesbian and Gay Association), ha manifestato a Publico.es la sua opposizione ai musicisti che lanciano messaggi omofobi.
“Pur avendo firmato un impegno, quelle canzoni continuano ad essere pubblicate in dischi di raccolte. Ci dispiace che venga in Europa ad arricchirsi con denaro che in seguito sarà utilizzato per continuare a promuovere in Giamaica la violenza contro gli omosessuali”.
Colega, oltre ai suoi comunicati di protesta, si metterà in contatto con le autorità per cercare di impedire l’esecuzione dei concerti di Sizzla.
Questo mercoledì il presidente dell’associazione in Galizia, Rafael Moral, avrà un colloquio con il vicesindaco del Comune di Santiago de Compostela.
Il suo obiettivo sarà quello di “far pressione affinché il Comune metta il suo divieto”. Credono che sia possibile: se già è stato disdetto il concerto di Soziedad Alkoholika (band spagnola che è stata accusata di istigazione al terrorismo – ndr) dopo le lamentele dell’Associazione delle Vittime del Terrorismo, sostiene la collettività gay, perché non anche quello di Sizzla per apologia dell’omofobia?
Testo originale
“Mata a un maricón y siéntete orgulloso”: La Homofobia musical…