Al Napoli Pride 2010 anche i cristiani omosessuali in cammino ‘alla luce del sole’
Articolo tratto da Repubblica – ed. Napoli del 26 giugno 2010
Migliaia di partecipanti al Napoli Pride 2010. E per la prima volta, dietro lo striscione bianco che apre il corteo e lo slogan ‘Alla luce del sole’, sfilano tutti insieme i gay e le lesbiche appartenenti ai gruppi cattolici e cristiani d’Italia, oltre alle ‘famiglie arcobaleno’, formate da genitori dello stesso sesso, orgogliose alla guida del serpentone. “Siamo circa 300 famiglie in tutta Italia – ha detto Giuseppina Ladolda, una figlia di 7 – vogliamo che lo Stato riconosca ai nostri bambini gli stessi diritti di quelli delle coppie sposate eterosessuali”.
Tranquilla la vigilia, nonostante l’iniziativa di Forza Nuova che ha distribuito volantini anti-manifestazione, e i fischi per la deputata del Pd Paola Concia, ‘colpevole’ di aver incontrato gli esponenti di Casa Pound a Roma. La sfilata, caratterizzata dal passaggio di 15 carri, organizzati dalle diverse associazioni di gay e lesbiche che stanno celebrando la giornata nazionale dell’orgoglio omosessuale, è accompagnata da tanta la musica, colori e costumi. Non mancano i personaggi e rappresentanti nazionali del mondo omosessuale.
“La città di Napoli ci ha accolto alla grande – dice Vladimir Luxuria – dobbiamo ringraziare il sindaco Rosa Russo Iervolino per il suo impegno insieme ad altre donne nel 1982 per la legge sul cambiamento di sesso. Credo inoltre che l’arcivescovo Crescenzio Sepe sia una grande cardinale, per l’apertura mentale che ha dimostrato incontrando associazioni omosessuali della città e per non aver scritto nessun comunicato contro questa sfilata”.
“Vorrei – ha concluso Luxuria – che questo fosse l’anno del Sud. Sono stata al gay pride di Palermo e ora sono qui. Vorrei un Sud dove la gente non debba più andare via né in cerca di lavoro né perché ama una persona del suo stesso sesso”.
Aurelio Mancuso, esponente della comunità gay italiana, sottiolinea il significato della presenza degli omosessuali cattolici e cristiani. Un fatto che “evidenzia come stia maturando una volontà di essere sempre più protagonisti di un rinnovamento impetuoso delle chiese cristiane, di cui la cattolica rappresenta purtroppo la punta più arretrata e discriminatoria”.
“Sono migliaia in Italia le persone omosessuali che vivono con dolore e a volte disperazione, la loro appartenenza a comunità ecclesiali chiuse, omofobe, lontane dal vissuto concreto. La realtà – osserva – sta lentamente cambiando e come dimostrano anche le ricerche svolte negli ultimi anni la presenza di persone omosessuali dentro la chiesa è ritenuto un fatto normale dalla grande maggioranza dei cattolici, che sono inoltre a favore di un riconoscimento di diritti e di doveri per le coppie gay e contro ogni forma di omofobia e discriminazione”. (…)
Per approfondire
I cristiani al Napoli Pride. Interviste radiofoniche andate in onda su Radio Beckwith il 25 e il 26 giugno 2010 (link a file audio)
I cristiani omosessuali al Napoli Pride2010. Le mille declinazioni di una testimonianza
26 giugno 2010, i credenti omosessuali saranno al NapoliPride ‘alla luce del sole!’