L’accoglienza delle persone omosessuali e la chiesa cattolica
Riflessioni di Kathleen Kennedy Townsend* tratte da The Atlantic (Stati Uniti), 28 marzo 2012, liberamente tradotte da Adriano C.
La pena di morte non è più applicabile alle persone che divorziano o che giacciono con le donne durante il loro periodo, come descritto nella Bibbia. Perché non possiamo dunque cambiare il nostro atteggiamento verso l’omosessualità?
Il giorno di San Patrizio, ho avuto il piacere di parlare a circa 350 Cattolici riuniti a partecipare ad una conferenza organizzata da New Ways Ministry, che si sforza di supportare la comunità LGBT nella Chiesa Cattolica.
Le donne e gli uomini intervenuti comprendevano suore e preti, ragazzi che avevano fatto coming out e genitori che volevano essere di supporto. Due sacerdoti di sesso femminile mi hanno dato una benedizione speciale è ho lasciato la riunione ispirata dalla devozione di coloro che hanno partecipato.
New Ways Ministry ha una missione fondamentale, dato che si propone di cambiare la Chiesa per aiutare coloro che soffrono maltrattamenti non solo qui, negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo, dove la Chiesa ha così tanto peso.
La Chiesa ha milioni di membri in Africa e Sudamerica, dove essere gay o lesbiche può condurre alla pena di morte. Peggio ancora, la Chiesa incoraggia l’insegnamento al bigottismo e al recar danno.
Proprio l’anno scorso, in memoria di mio padre, il Robert F. Kennedy Center per la Giustizia e i Diritti Umani, ha consegnato il suo premio per i diritti umani a Frank Mugisha, un attivista gay dell’Uganda il cui compagno era stato da poco brutalmente ucciso in casa sua.
I missionari Americani hanno incoraggiato la discriminazione sofferta da Mugisha. Confutare le loro argomentazioni religiose è cruciale, e questo diventa un caso morale e religioso per i gay. Quello che ci serve è una trasformazione dei cuori e delle menti, non soltanto un cambiamento delle leggi.
L’atteggiamento della Chiesa Cattolica nei confronti dell’omosessualità è in contrasto con la sua tradizione di tolleranza e comprensione. La pratica attuale della Chiesa si dimostra con questa tradizione.
Quale altra istituzione separa uomini e donne e li incoraggia a vivere insieme in monasteri e conventi dove è possibile sviluppare rapporti profondi con coloro che condividono il loro stesso tipo di amore? La lotta per la dignità della comunità LGBT è una lotta per l’anima della Chiesa di oggi. Alcuni conservatori vedono l’attuale gerarchia, come insegnamento tradizionale sul sesso in quanto ruolo determinante della Chiesa.
Non amano molto parlare, o ricordare, gli insegnamenti della Chiesa in materia di immigrazione, o protezione dell’ambiente, o sull’avidità che produce crolli finanziari, che loro stessi dovrebbero trovare disgustosamente liberali.
Per loro c’è solamente una questione – il sesso, o la politica del basso ventre come la chiama qualcuno. Il Papa stesso lo ha sottolineato durante una visita in Messico, dicendo “non pochi Cattolici soffrono una certa schizofrenia nei riguardi della morale pubblica e privata… Nella vita pubblica seguono percorsi che non rispondono ai grandi valori per la fondazione di una società giusta”.
Se vogliamo cambiare la Chiesa, dobbiamo prima portare le nostre opinioni nel linguaggio, nelle immagini, e nella teologia che raggiunge le persone là dove sono. In secondo luogo, dobbiamo chiarire che il disaccordo con la gerarchia è una parte fondamentale della nostra storia.
Il fatto che molti Americani si considerino religiosi, come frequentatori delle Chiese del Dio-amore, significa che abbiamo una migliore possibilità di raggiungerli se usiamo un linguaggio, libri e simboli che possono comprendere.
I sondaggi sostengono che l’85 per cento sostengono di essere credenti in Dio e che il 50 per cento affermano di andare in Chiesa ogni domenica. Il fatto che solo il 25 percento lo fa effettivamente ci dimostra che non ci si può fidare di tutte le testimonianze.
Nella sua opera “Il Libro Santo: Il posto della Bibbia nelle nostre vite” (The Good Book: The Bible’s Place in Our Lives), il recentemente scomparso Peter Gomes descrive le interviste avute con 400 persone che sono state incarcerate per crimini d’odio contro i gay.
Nessuno di loro prova rimorso. Pensano che i gay siano il diavolo, per cui il combatterli è motivo di orgoglio, non di vergogna o rimorso. Le leggi sono importanti, ma la questione morale può essere ancora più convincente.
Quando mio padre visitò il Sudafrica nel 1966, parlò con gli studenti di Cape Town sull’apartheid. Essi difendevano la pratica aberrante citando passi biblici che suggerivano che la discriminazione fosse giusta.
Nel tentativo di colpirli, mio padre chiese: “Supponi di morire, e vai fino in cielo, passi il cancello del Paradiso e supponi, supponi soltanto, che quando sei lì, scopri che Dio è un nero”. Oggi potremmo chiedere: “Supponiamo che Dio sia gay”.
Mio padre comprese, come fecero John Kennedy e Martin Luther King, che in America il leader che desidera allargare la sfera della libertà deve fare appello alle credenze religiose così come alla loro comprensione della libertà Americana.
Questo è quello di cui accennavo nel mio libro, Failing America’s Faithful. Mentre facevo delle ricerche, ho avuto parecchie intuizioni sulla Chiesa e sulla sua storia circa il pregiudizio e la tolleranza.
Il Grande Risveglio del 1740 ha dato alla gente l’idea che possono trovare Dio in se stessi e che non bisogna fidarsi dei predicatori. Come ha sottolineato un perspicace scrittore inglese, se non hanno bisogno di rettori, presto non avranno bisogno di governanti britannici.
Questo è bastato, una volta che gli Americani hanno imparato a fidarsi di loro stessi, hanno fatto la ribellione. Poi è arrivato il secondo Grande Risveglio, nel 1850, che ha istillato negli Americani l’idea che non solo il divino risiede dentro di loro, ma che è anche nelle donne e negli schiavi. Il movimento abolizionista è cresciuto in questa rinascita religiosa, così come il movimento delle suffragette.
Qualche anno fa, ho letto la Bibbia dalla Genesi fino all’Apocalisse, è per me la più grande rivelazione è stata quanto essa sia piena di misoginia. Mi ha fatto capire che la Chiesa Cattolica ci vedeva chiaro sul fatto che solo i preti educati fossero autorizzati alla lettura della Bibbia.
Per la generazione di mia madre era proibita la lettura della Bibbia, e quando dissi a mia nonna he mio padre ci leggeva spesso la Bibbia, lei rimase scioccata, “I Cattolici non leggono la Bibbia” mi disse.
La Chiesa ha capito che la gente potrebbe prendere passaggi fuori dal contesto e arrivare a conclusioni ingiustificate. La situazione è cambiata dopo il Vaticano II e ora le parrocchie cattoliche offrono corsi di studio della Bibbia.
Ma quei passaggi oltraggiosi non hanno scoraggiato né gli abolizionisti né le suffragette. Li hanno coraggiosamente respinti come detriti culturali. Hanno invece affermato che il messaggio principale è che tutti gli uomini sono fatti a somiglianza di Dio. Pertanto siamo nati per essere liberi.
Purtroppo, un secolo più tardi, nel 1970, le femministe e gli attivisti dei diritti omosessuali non hanno adottato la stessa strategia e tattica. Penso che questo sia accaduto perché il loro movimento nasce dalla parte non-religiosa dei diritti civili.
Ricordiamo che il movimento dei diritti civili si è diviso tra i seguaci del Reverendo Martin Luther King da una parte e da Stokely Carmichael e le sue Black Panthers dall’altra. Questo secondo gruppo riteneva che la religione fosse una debolezza. Perché porgere l’altra guancia? Perché non reagire? Questo ceppo laico ha attirato anche molti intellettuali che erano, per dirla senza mezzi termini, a disagio con la religione.
Fortunatamente, tutto questo è cambiato. Le donne sono entrate nelle scuole di teologia e posso ora dimostrare che Gesù è stato uno dei più grandi femministi.
Maria Maddalena non è più vista come una prostituta ma come “apostolo degli apostoli”. Gli omosessuali, tuttavia, rimangono ancora esclusi. I Cristiani e gli Ebrei progressisti hanno accettato i diritti gay. I teologi ora sostengono che i versi del Levitico che richiedono l’uccisione di uomini che dormono con gli uomini si applicano ad un momento storico.
La pena di morte non è più applicabile alle persone che divorziano, maledicono i genitori o giacciono con le donne durante il loro periodo mestruale – regole che sono citate anche nel Levitico.
Ovviamente, alcune persone continuano a leggere le scritture per sostenere il loro preesistente pregiudizio contro l’omosessualità e gli omosessuali. I teologi però sottolineano che la parola “omosessuale” non esisteva assolutamente fino al XIX secolo, e che non venne inclusa nella Bibbia fino al 1946.
Scegliete il vostro versetto. Il Re Davide parla del dormire con il suo amico Nathan come “migliore che giacere con una donna”- I dieci comandamenti non menzionano l’omosessualità. Nemmeno Gesù.
Infatti il nostro Signore ci insegna che l’amore per Dio e per il nostro prossimo sono i due comendamenti più importanti. Dio non esclude l’amore che un uomo può provare per un altro uomo, o una donna per un’altra donna.
I passaggi di duemila anni caldeggiati dalle autorità ecclesiastiche non reggono in quanto anti-gay. Non solo la gerarchia – i cardinali e i vescovi della Chiesa – impongono la loro propria interpretazione, ma le loro opinioni sono dannose per molti uomini e donne.
Mi auguro che la lente attraverso la quale si legge la Scrittura sia quella dell’amore e dell’apertura verso l’altro e non della paura, della rabbia e della cattiveria. Contrariamente alla propaganda conservativa, però, il Vaticano non è immobile. Ha una lunga storia di cambiamenti di posizione per il conseguimento della comprensione della società e della morale. L’usura non è più un peccato. Le donne non sono più considerate “la porta del diavolo”.
Le ferrovie non sono più maledette come opera del demonio, e l’insegnamento di tale dottrina come “libertà di coscienza” non merita la censura, come fece nel 1950 con John Courtney Murray: Il Vaticano II, infatti, ora riconosce la “libertà di coscienza”.
Papa Giovanni Paolo II chiese perdono per i maltrattamenti della Chiesa alle donne e alla persecuzione a Galileo. Il sesso tra un marito e una moglie non è più solo relegato alla procreazione ma ha un valore intrinseco.
Questa storia può continuare con la sua posizione verso i gay – ed i laici hanno un ruolo fondamentale nel sollecitare questi cambiamenti.
Come asserito dal Cardinale John Henry Newman, il più importante del XIX secolo, i vescovi hanno a volte “fallito nella confessione della propria fede”. Ci potrebbero essere casi di “disinformazione, delirio, allucinazioni”. Egli sostiene che il corpo dei fedeli ha “l’istinto per la verità”.
Ho già visto che l’istinto per la verità ha operato nell’argomento della contraccezione. Contrariamente alla posizione gerarchica, il 98 per cento delle donne negli Stati Uniti usa la contraccezione.
Credo che la Human Vitae fu un modo per lo Spirito Santo di insegnarci che dobbiamo usare la nostra coscienza, e non affidarci pigramente alla gerarchia quando è in errore. A questo punto, quando la gerarchia non vuole riconoscere che siamo stati fatti tutti ad immagine e somiglianza di Dio, e che uno dei due comandamenti più fondamentali è quello di amarci l’un l’altro, sia importante affermare che Dio ama la comunità LGBT allo stesso modo.
A volte la Chiesa cattolica si muove lentamente, a volte in fretta. Il punto è quello di assicurarsi che le voci del dissenso non sono tranquille e che lo Spirito Santo può essere ascoltato.
* Kathleen Kennedy Townsend, dal 1995 al 2003, ha esercitato la carica di primo vice governatore donna nel Maryland. Ora lavora a Washington nella finanza ed è Townsend è presidente dell’Institute of Human Virology, dove scientisti e ricercatori stanno conducendo la lotta contro il virus HIV/AIDS sotto la direzione del Dr. Robert Gallo. Ha anche servito nel consiglio amministrativo del Center for American Progress, al Brady Campaign per la prevenzione contro la violenza delle armi, al Center for International Policy, al YMCA di Greater New York, al Sheppard Pratt Health System, al Robert F. Kennedy Center per la Giustizia e i diritti Umani, e alla John F. Kennedy Library Foundation. Nel 1983, ha fondato la Robert F. Kennedy Human Rights Award.
Come membro del Consiglio alle Relazioni Estere all’Inter-American Dialogue, è stato membro esterno della Kennedy School of Government di Harvard e attualmente è professore aggiunto a Georgetown. Si è laureata ad Harvard è ha ricevuto il suo titolo in legge all’Università di New Mexico.Come vice governatore del Maryland, Kathleen ha supervisionato lo sviluppo economico dello Stato, i trasporti, la sicurezza pubblica, e i programmi per la giustizia minorile. In precedenza, come vice assistente al procuratore generale degli Stati Uniti, ha contribuito a fondare il Corpo di Polizia, che emette borse di studio ai giovani che si impegnano a lavorare come agenti di polizia dopo la laurea.
E’ stata anche fondatore e direttore del Maryland Student Service Alliance, dove ha condotto una campagna per rendere il Maryland il primo e ancora unico stato, dove il servizio alla comunità è un importante requisito per il diploma scolastico.
Kathleen vive a Baltimora con il marito David, un professore del St. John’s College di Annapolis. Hanno quattro figlie, Meaghan, Maeve, Kate, and Kerry. E’ anche autrice del libro Il fallimento della Fede Americana: come le chiese di oggi hanno mescolato Dio con la politica e hanno perso la loro strada (Failing America’s Faithful: How Today’s Churches Mixed God with Politics and Lost Their Way).
Testo originale: The case for gay acceptance in the catholic church