Il teologo Massingale: “E’ tempo di lottare per l’anima inclusiva del cattolicesimo americano”
Articolo di Robert Shine pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), il 4 agosto 2017, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Padre Bryan Massingale è un insigne teologo cattolico, che ci ha ricordato l’intuizione di Martin Luther King sulla “redenzione dell’anima” affermando che non deve essere redenta solo la nazione, ma anche la Chiesa cattolica.
Padre Massingale ha fatto queste considerazioni all’inizio di quest’estate mentre si rivolgeva all’Association of U.S. Catholic Priests, dalla quale aveva ricevuto un premio dedicato a San Giovanni XXIII.
Ai presenti ha detto che sotto la presidenza Trump si svolgerà la battaglia per l’anima più profonda degli Stati Uniti. Le ingiustizie sociali superficiali sono il sintomo di un più profondo malessere delle persone, causato della paura e del pregiudizio.
Pafdre Massingale ha continuato: “Oggi combattiamo anche per l’anima del cattolicesimo statunitense… Parliamo più di libertà religiosa che di Gesù Cristo; più della Fortnight for Freedom (campagna dei vescovi statunitensi per la libertà religiosa e di coscienza) che del Regno di Dio. Abbiamo bisogno di parlare meno del catechismo e dei codici della legge canonica e di più della gioiosa e appassionata carità che si trova nella prima enciclica di papa Benedetto XVI, la Deus Caritas Est”.
Seguendo l’assemblea per il settimanale cattolico National Catholic Reporter suor Jeannine Gramick ha scritto che, nel suo discorso, padre Massingale ha accennato alle quarantanove persone uccise l’anno scorso nella strage nel bar gay Pulse di Orlando, commentando: “Tutti significa tutti – senza eccezioni, senza persone di serie B. Dio ci ama tutti, a prescindere dalle nostre differenze“. All’inizio di quest’anno, al New Ways Ministry’s National Symposium, padre Massingale aveva detto che le persone LGBT “devono rifiutare di essere ridotte al silenzio” e ha incoraggiato i presenti a “continuare a dire la vostra verità“.
In anni recenti come teologo, ora alla Fordham University, ha parlato sempre più esplicitamente per l’inclusione LGBT e sui diritti umani. Intanto alla Marquette University ha celebrato mensilmente una messa per i membri della comunità LGBT del campus perché, secondo le sue parole, è imputante che “partecipino ad una messa dove si sentano i benvenuti e sentano che Dio li ama“.
Nel 2013, ha sfidato i partecipanti alla conferenza nazionale di Pax Christi USA ad impegnarsi per la difesa dei diritti LGBT. Padre Massingale si è anche unito ad altri teologi ed ecclesiastici nel condannare la legislazione anti-gay dell’Uganda. Più recentemente ha affermato che la Chiesa non può abbandonare i transgender cattolici.
Il sacerdote ha poi applicato l’analisi sociale di Martin Luther King alla realtà e alla Chiesa statunitense di oggi. Si spera, dato l’impatto di papa Francesco (specialmente dopo la nomina di nuovi vescovi), che il cattolicesimo statunitense sia guarito dalle sue paure e ritorni a predicare la Buona Novella, in un modo che tutti quelli che la ascoltano possano capire.
Testo originale: Bryan Massingale: “We Are in a Struggle for the Soul of U.S. Catholicism”