Toccare, voce del verbo amare (Mc 6, 53-56)
Riflessioni di don Fabio
“…e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati” (Mc 6,53-56)
Quanto è forte la necessità di poter toccare l’altrə e quanto ci è mancato il non poter abbracciare, non poter baciare, darsi la mano, sfiorare il viso dell’altrə!
A volte, toccare può significare, anche, sporcarsi le mani… in senso proprio e in senso figurato.
Toccare, come ripete spesso papa Francesco, significa, anche, diventare quella auspicata Chiesa “ospedale da campo” che si china a curare “tutte” le ferite correndo, anche, il rischio di farsi del male.
Gesù si lascia toccare, anzi, è lui per primo che tocca gli intoccabili.
Ti sei chinato su di me fino a diventare parte di me, o Padre, e non ti sei tirato indietro dinanzi alle mie “piaghe” che hai baciato, fasciato e curato.