Un intreccio di carismi. I cammini percorsi nel 2021 da La tenda di Gionata
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Relazione presentata da Mara Grassi, vice presidente de La Tenda di Gionata, all’ Assemblea annuale dei Soci de La Tenda di Gionata tenutasi on line il 20 aprile 2022
Carissime e Carissimi tutte e tutti, è con molta gioia che anche quest’anno sono qui a illustrarvi, sinteticamente, il percorso che La Tenda di Gionata ha fatto nel 2021.
Più che un elenco di attività, che tra l’altro potete ritrovate tutte su Gionata.org, vogliono essere delle riflessioni sul cammino fatto, su quello che stiamo facendo e sui nostri sogni per il futuro.
Sono due le parole che sempre mi risuonano nel cuore: sguardo e cammino. Sono le due parole che ho detto al papa chiedendo alla Chiesa che cambiasse lo sguardo verso le persone lgbt e che facesse questo cammino insieme a noi.
E’ stato un momento quello, oserei dire, di trasfigurazione, di profezia. Abbiamo visto il vero volto della Chiesa, madre e casa di tutti i suoi figli.
Poi come gli apostoli siamo scesi dal monte e sapevamo già che la realtà delle nostre comunità cristiane sarebbe stata molto diversa, ma nessuno poteva smorzare la gioia e la consapevolezza che avevamo ricevuto: nessuno è “Figlio di un Dio minore”, per utilizzare il titolo dell’ultimo libro di Luciano Moia sulle persone trasgender, ognuno ha una dignità che non può essere calpestata o tenuta nascosta, tutti hanno il diritto di vivere la propria vita apertamente nella società e nella Chiesa.
A dir la verità il 2021 più che un cammino è stata una corsa: è così importante l’annuncio che devi portare che devi correre. In questo tempo di Pasqua ci sono di esempio le donne, Maria di Magdala, Pietro e Giovanni, tutti corrono (ho preso questa espressione da un articolo pubblicato sulla chat di Cristiani arcobaleno).
Per cui le proposte sono state tante, abbiamo cercato di rispondere a tutte le richieste che ci venivano fatte, a volte non ci siamo riusciti bene, ma il rendercene conto è già un passo per migliorare.
L’amico Maurizio Mistrali, membro del Direttivo dalla nascita de La Tenda ad oggi, ci invita a fare un passo in avanti, improcrastinabile: dalla corsa, che può essere talvolta improvvisazione, per quanto generosa e necessaria, passare anche a momenti in cui fermarci a riflettere sia sul mandato di don David Esposito che ha voluto la Tenda per tradurre nella realtà quello che veniva fatto nel portale, sia sulla lettura dei “segni dei tempi”, soprattutto dei cambiamenti che sono avvenuti e stanno avvenendo, con la nascita di tante nuove realtà nel mondo lgbt+ credente.
La domanda che sempre dobbiamo farci è: come può la Tenda attuare il suo servizio, la sua diaconia?
Il 2021 è iniziato con la pubblicazione del libretto di Alessandra Bialetti “L’ospite inatteso”. Un’opera preziosa che abbiamo poi approfondito con lei il 28 febbraio nell’incontro-laboratorio online “Coming che??? L’omosessualità in famiglia” organizzato dalla Tenda di Gionata in collaborazione con il Progetto Giovani Cristiani LGBT e la Rete 3volteGenitori.
Abbiamo “messo a fuoco le dinamiche familiari di rottura, spaesamento, confusione, lutto che le famiglie attraversano nel momento del coming out” (postfazione, Paolo Rigliano).
In questi giorni di Pasqua è stata pubblicata su Gionata.org la riflessione di Paolo: “Il dono delle lacrime. Sentirsi chiamati col proprio nome per sentirsi compresi”, in cui scrive:
“Non a caso, scrive Paolo, per quanto mi riguarda (ma a tanti so essere accaduto lo stesso), lo svelamento del mio orientamento, la confidenza fatta ad un amico, si sono sempre associati al pianto. Ed ogni volta, ad ogni confessione, è stato così. Un pianto carico di dolore, ma allo stesso tempo di liberazione. Un pianto che rende di per sé ragione del motivo… per cui non solo è necessario, ma addirittura indispensabile condividere con gli altri il nostro orientamento”.
Ho pensato anche alle mie lacrime, a quelli di tutti noi. Il Card. Semeraro citando papa Francesco dice che “Certe realtà della vita si vedono soltanto con gli occhi puliti dalle lacrime”.
Il volumetto di Alessandra Bialetti fa parte di “Granelli di senape”, la collana di pubblicazioni gratuite realizzate dalla Tenda, piccole monografie di approfondimento, una serie di “granelli di senape” che abbiamo voluto seminare intorno a noi
“La teologia morale può riconoscere l’amore delle persone omosessuali?” (31 gennaio 2021). Questo il titolo di un altro incontro-laboratorio online sul libro del teologo milanese Aristide Fumagalli “L’amore possibile. Persone omosessuali e morale cristiana”.
Antonio De Caro ci ha accompagnato nelle riposte offerte al tema dal libro, che vuole sollecitare le comunità cristiane a chiedersi “come può ciascuno di noi, come Chiesa, essere strumento e luogo d’incontro tra la persona omosessuale e la misericordia di Dio?” (dalla prefazione al libro del cardinale Marcello Semeraro).
Il 14 febbraio 2021 è stato un giorno molto importante. La Tenda ha collaborato alla realizzazione della prima assemblea nazionale di genitori credenti con figli e figlie LGBT che ha visto la nascita della Rete 3VolteGenitori, una realtà presente in 14 regioni diverse con 10 gruppi, perché nessun genitore cristiano si senta mai solo nell’affrontare la scoperta dell’omosessualità del proprio figlio/a.
Dopo tutte queste cose belle non solo siamo scesi dal monte, siamo proprio “caduti” dal monte con la lettura, i primi di marzo, del Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso.
E’ stato un momento difficile, molto doloroso, ancora una volta abbiamo fatto esperienza non di una Chiesa madre, ma matrigna.
Ne abbiamo parlato insieme ad Antonio De Caro nell’incontro online “Un’ ora, un tema” su “Quale benedizione delle relazioni omosessuali nella chiesa cattolica?” (16 aprile 2021). Partendo dal suo libro “La violenza non appartiene a Dio. Relazioni omosessuali e accoglienza nella Chiesa” (ed. Calibano, 2020, 304 pagine) abbiamo riflettuto sui diversi valori della benedizione: consolazione, conferma, incoraggiamento ed esortazione, che rende tangibile la presenza amorevole di Dio, che è personale e spirituale e per questo non può essere vincolata da norme o divieti umani.
E sempre di più ci siamo convinti della necessità della nostra presenza nella Chiesa.
Domenica 28 marzo 2021 abbiamo fatto un incontro-Laboratorio online su “TRANSizioni. I cammini delle persone transgender e dei loro genitori” iniziando così ad accostarci a questo mondo per tanti di noi sconosciuto.
Ascoltando le storie di Francesco, Laura e di una mamma con un figlio in transizione abbiamo capito quanto è necessario combattere i pregiudizi che le persone transessuali e i loro genitori vivono ogni giorno nella nostra società e anche nelle chiese.
Abbiamo fatto esperienza che “si teme ciò che non si conosce e non si conosce ciò che si teme”.
Anche l’annuncio della Pasqua è preceduto da una parola che invita al coraggio: “Non abbiate paura dice l’angelo alle donne”.
“Perché le esperienze delle persone transgender e delle loro famiglie ci dovrebbero riguardare? … perché ognuno di noi è una creazione unica di Dio, fatta di un corpo e un’anima…. le persone transgender sono il prezioso corpo di Cristo, così come lo siamo tutti”. (suor Luisa Derouen).
Accenno poi soltanto, per motivi di tempo, ai video realizzati per la Tenda “Sono sempre io” e a quello per il primo compleanno della Casa di Cornelio, realtà questa che vede tuttora decine di credenti LGBT ritrovarsi in rete per recitare ogni giorno la liturgia delle ore on line con i loro genitori, con gli operatori pastorali che li accompagnano e con tanti credenti provenienti da tutt’Italia e anche dall’estero.
Poi c’è stato maggio, il mese delle Veglie di preghiera per le vittime dell’omotransfobia.
Ma la corsa che mi ha coinvolto di più, a dir la verità lo penso per tutte le cose che man mano vi sto dicendo, è stata la partecipazione al Cammino Sinodale (nel 2021 ricordiamo gli incontri del 31 ottobre e del 12 dicembre 2021) che è continuata anche nel 2022. Ci siamo veramente sentiti Chiesa, abbiamo in tutti i modi fatto sentire la nostra voce perché come ci aveva detto suor Maria Luisa Berzosa, chi doveva farlo se non noi?
Il cammino sinodale ci ha mostrato che sempre di più dobbiamo e possiamo fare Rete, nelle varie componenti della Tenda e anche con gli altri movimenti di cristiani lgbt, in “un intreccio di carismi, un ricamo di individualità funzionali al tutto” (Maurizio Mistrali).
Carissime e carissimi, abbiamo bisogno di tutti voi. Aiutateci con la vostra presenza e il vostro impegno a superare i difetti che ci possono essere come la tentazione di un eccessivo protagonismo che possono farci perdere di vista la nostra missione: far sì che la Chiesa allarghi la Tenda per “fare spazio a tutti, diventando sempre più santuario di accoglienza e sostegno verso le persone LGBT+ e verso ogni persona colpita da discriminazione.
Ognuno può dare il proprio contributo perché la nostra realtà è complessa, articolata, ma piena di vita e di prospettive cariche di speranze.
> “Allargare la tenda”. Presentazione de La tenda di Gionata (file Pdf)
L’associazione La Tenda di Gionata è stata fondata il 18 marzo 2018, su sollecitazione di don David Esposito, un prete prematuramente scomparso, che “sognava” che le nostre comunità cristiane sapessero “allargare la tenda” (Isaia 54) per fare spazio a tutti per diventare “sempre più santuari di accoglienza e sostegno verso le persone LGBT e verso ogni persona colpita da discriminazione”. Scrivici a tendadigionata@gmail.com