“Un servo non è più grande del suo padrone” (Giovanni 15:18-21)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
L’amore non toglie le prove e Gesù non ci promette una strada lastricata da successi e riconoscimenti; ci promette invece di stare con noi sempre e di farci da maestro e da amico, accompagnandoci nel cammino di donazione che lui stesso ha percorso, anche se ciò spesso significa andare incontro all’incomprensione, alla condanna degli uomini e della società.
Dal Vangelo secondo Giovanni 15:18-21
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.