Unioni Civili, Gianni e Franco a 80 anni oggi sposi a Torino
Articolo di Gabriella Ferrero pubblicato sull’Huffington Post il 6 agosto 2016
Si è commossa Chiara Appendino, Sindaca della città, oggi con la fascia tricolore e orgogliosa per aver celebrato la prima unione civile di Torino. Emozionata durante il rito, e anche dopo, finita la celebrazione; “Felici e contenti” i due sposi ottantenni Franco e Gianni. E’ un nuovo inizio per loro, che oggi si sono uniti in matrimonio, a Torino, dopo 52 anni di vita insieme. Hanno detto di sì: finalmente uniti anche per lo Stato Italiano.
Tanta gioia, composta e sobria. Franco e Gianni, 83 e 79 anni, salutano e ringraziano gli amici che oggi erano lì con loro. E anche i cittadini che volevano esserci. Una madre li abbraccia e dice grazie per la loro grande conquista sociale. Franco risponde così: “Dovete insegnare ai vostri figli a non avere paura. Ai miei tempi se dicevi di essere omosessuale rischiavi di finire in manicomio”. I tempi sono cambiati.
A Torino non si parla più di famiglia, ma di famiglie, oggi riconosciute anche istituzionalmente. Loro- lo hanno detto più volte alla stampa- si sono sempre sentiti una famiglia. E all’uscita, dopo la celebrazione, si sono fatti immortalare in una cornice di cartone che suggella il valore e il significato di quella parola.
Quella di oggi è stata una felicità autentica per tutti: accompagnati dalle note di un mix di musica classica e dai 16 invitati alla festa, parenti e amici. Ma a festeggiarli anche i giornalisti, una delegazione del Torino Pride e l’assessore alle famiglie Marco Giusta.
Ad accoglierli all’ingresso di via Giulio 22 le telecamere e i fotografi. I due sposi non si aspettavano di certo tutta questa attenzione: “E’ stato un percorso difficile, oggi non ci aspettavamo queste telecamere, ma adesso siamo veramente felici” hanno dichiarato.
Sono religiosi e credenti, devoti alla Madonna di Lourdes, e Lourdes è la meta scelta per il loro viaggio di nozze: un grazie- dicono- per il dono ricevuto. Oggi un pranzo intimo con gli amici di sempre in un ristorante della zona di Avigliana, vicino al capoluogo sabaudo.
Come per tutti gli sposi non sono mancati i preparativi alle nozze: le fedi, gli abiti per la cerimonia, gli ultimi dettagli insieme a quella speranza rinata in loro che quasi non sentivano più. Guardavano al nostro Paese come uno stivale fermo che non cammina, mentre il resto dell’Europa invece andava avanti. Poi la legge e la decisione veloce di unire quello che in realtà era già unito. Una procedura urgente perché Franco e Gianni non potevano più aspettare. A congratularsi con loro anche la Cirinnà, autrice della legge che oggi ha permesso quest’unione, con un telegramma fatto arrivare alla coppia prima del momento del fatidico sì.
Insieme alla La Sindaca Appendino (che oggi alla commozione aggiunge l’orgoglio e la fierezza dell’aver officiato questa unione) ha concelebrato la senatrice democratica Magda Zanoni, amica della coppia.
Un mazzo di fiori colorato ha regalato quel tocco d’allegria e il profumo di una giornata di festa. Un bacio ha reso tutto vero e la macchina col fiocco bianco è uscita dal cortile. Franco e Gianni forti, mano nella mano, oggi come sempre.