Il concordato e il Ddl Zan. Quella lettera Vaticana che tradisce “la debolezza di Oltretevere”
Intervista di Maria Novella De Luca pubblicata sul quotidiano “La Repubblica” il 23 giugno 2021, pag.3
«Il vescovo Suetta ha parlato di violazione della legge di Dio. Vorrei ricordargli però che legge di Dio non è stata ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale».
Inizia con un po’ di sarcasmo il commento di Francesco Margiotta Broglio, uno dei più importanti giuristi italiani, a capo della commissione paritetica sul concordato dal 1984 al 2014, all’accusa di violazione da parte della legge Zan del famoso “accordo di Villa Madama”.
Ossia il concordato tra lo Stato italiano e la Santa Sede firmato nel 1984 da Bettino Craxi e il segretario di stato vaticano Agostino Casaroli. Tra i giuristi che lavorarono alla stesura di quell’accordo c’era anche Margiotta Broglio.
Professor Margiotta, il Concordato è stato violato?
«No. Nel Ddl Zan non c’è alcuna ingerenza negli affari della Chiesa. Uno dei punti del contendere, da parte dei vescovi, è l’articolo 7 in cui si prevede l’istituzione della Giornata nazionale contro l’omofobia da celebrare anche nelle scuole.
Se è evidente che non si possono obbligare le scuole private “confessionali” a festeggiare questa giornata, è altrettanto evidente che la Chiesa non può chiedere allo Stato di non fare leggi che essa, la Chiesa, ritiene contrarie alla propria dottrina cattolica. I referendum su divorzio e aborto sembra non abbiano insegnato niente al Vaticano».
Allora furono invocati i Patti Lateranensi del 1929.
«La Chiesa fece fuoco e fiamme contro il divorzio e poi l’aborto, entrambe sono diventate leggi dello Stato. Così sarà per Zan. È la Chiesa che sta cercando di superare i confini del Concordato. Le critiche dei vescovi sono legittime, ma se vogliono tradurle in legge, visto che siamo in democrazia e non in uno regime assoluto come è il Vaticano, devono trovare un partito che se le porti in Parlamento.
La Cei, per fortuna non è ancora un organo dello Stato. La verità è che la Santa Sede, ridotta al silenzio dopo gli scandali dei preti pedofili, ha cercato di mostrarsi potente. Invece la Chiesa oggi appare ancora più debole».