Cari senatori perchè avete paura dei nostri figli LGBT?
Lettera aperta inviataci da Beatrice Sarti
Sembra incredibile che un piccolo, piccolissimo Ddl, destinato ad essere solo una integrazione ad una legge ormai storica (la cosiddetta legge Mancino), in cui si difendono i discriminati a causa della loro religione, della loro razza, etnia, nazione, sia stata combattuta con tanta acrimonia, livore, palese falsità e ne sia stata festeggiata la fine, come neanche la finale degli europei di calcio, dai nostri distinti senatori della Repubblica.
E mi rivolgo a lei, caro senatore, ringraziandola nel caso avesse cercato di salvarla, o ponendole solo una domanda, nel caso sia fra quelli che hanno così compostamente festeggiato. Cos’è che vi fa paura? Chi è che vi fa paura? Perchè reazioni così estreme vanno di solito di pari passo con la paura.
Mio figlio ha 22 anni ed è gay. E quando esce io ho paura. E da ieri anche rabbia, tanta rabbia, perchè voi avete impedito che lui potesse essere un pochino più libero di essere sè stesso, di amare chi vuole, di non nascondersi.
Avete impedito che chi lo vuole picchiare, deridere, sminuire per quello che E’ lo possa fare con un pò meno certezza di impunità. Avete impedito che i bambini, come il bambino che lui è stato, possano essere circondati da più cultura dell’accoglienza, da più educazione al rispetto delle diversità, di genere, di abilità, di orientamento.
I ragazz* come mio figlio, come tanti ragazz* omosessuali, trans, gender fluid, non binari e +, vi fanno paura?
Le donne, le persone disabili, di cui sbandierate tanto i diritti, vi fanno paura?
E fate bene ad avere paura, perchè loro, tutti loro, sono il futuro di questo paese, sono la speranza e la più grande risorsa che abbiamo, sono quelli che prenderanno il vostro posto, sono quelli che faranno progredire questo paese nei diritti, nella cultura, nella scienza. E questo non potrete impedirlo, mi dispiace tanto per voi.
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