Donne che amano le donne (Ieri e oggi)
Articolo di Giovanna Donini pubblicato su Vanity Fair l’8 gennaio 2016
Qualche giorno fa, in treno, ho incontrato due giovani e innamoratissime ragazze: Sara e Roberta. Erano bellissime, molto complici e affiatate, sembravano perfette per stare insieme. Stavano andando a festeggiare il primo Natale insieme a casa dei genitori di Sara. Avrebbero scartato i regali, giocato a Risiko con tutta la famiglia e poi dormito insieme nella vecchia cameretta di Sara. Lei oggi studia e vive in un’altra città, dove ha conosciuto, appunto, Roberta. Anche i genitori di Roberta sanno tutto di loro e, proprio per questa ragione, le hanno concesso di trascorrere il primo Natale con Sara e la sua famiglia. Sembra un sogno, invece è la realtà. Durante il viaggio mi hanno anche raccontato che:
– si sono conosciute in chat.
– si sono scritte per un bel po’ e poi quando si sono viste si sono piaciute subito moltissimo.
– Per loro non è la prima storia d’amore con una donna.
– ma si tratta forse della più importante per ora.
– oltre alle famiglie anche gli amici sanno tutto e nessuno ha creato loro problemi.
– non hanno avuto problemi a dirlo in famiglia. La madre di Sara l’ha addirittura preceduta. Il padre di Roberta all’inizio ci è rimasto malissimo, ma adesso è il primo ad invitarle ovunque.
– insieme hanno visto tutte le puntate di The L Word e tutte e due pensano che Shane sia bellissima.
– tutte e due leggono sempre LezPop e tutti i venerdì leggono insieme questa rubrica e quindi io mi sono molto gasata. “Abbiamo incontrato l’autrice sul treno, non ci crederà nessuno, com’è piccolo il mondo” mi hanno detto, quasi in coro, dopo averlo scoperto. Com’è piccolo il mondo, ma soprattutto e per fortuna com’è cambiato questo mondo: “Una volta non era così” ho detto come farebbe una qualsiasi anziana signora, con il bastone in mano, trascinandosi verso una panchina: “E com’era una volta?” mi ha chiesto, allora, Sara.
Le cose sono cambiate, cambiano e continueranno a cambiare. Le donne che amano le donne sono cambiate, cambiano e continueranno a cambiare.
Io avevo, più o meno, la loro età, quindi 20 anni, negli anni 90. Non posso parlare a nome di tutte quelle che come me avevano 20anni negli anni 90, ma posso raccontare quello che ho visto e vissuto girando in lungo e in largo l’Italia prevalentemente per capire, conoscere e incontrare altre donne come me. Così, a modo mio, ho scritto un “allegro” confronto tra la vita lgbt ieri (anni 90) e oggi.
Nota dell’autrice: questo pezzo è scritto più con il cuore che con i libri di storia e antropologia in mano.
IERI. COMING OUT
Le persone che avevano scelto di dichiararsi in famiglia, negli anni 90, erano davvero pochissime. Mi avevano raccontato che qualcuno lo aveva fatto, ma che non si doveva sapere e che comunque era andata a finire male. Spesso chi aveva fatto il coming out era stato costretto dalla famiglia ad andare da uno psicologo che non ti mandava a casa quasi subito, come succede o dovrebbe succedere oggi (nel caso uno fosse ancora costretto ad andarci), ma ti teneva lì giorni, settimane, mesi, anni e, nel peggiore dei casi, lo faceva con l’intento di convincerti a reprimerti.
Fuori dalla famiglia tendenzialmente si usciva allo scoperto con chi era uscito allo scoperto o se avevi una personalità forte e una fidanzata o un fidanzato con cui dividere e superare le paure.
Vip italiani che hanno fatto il coming out negli anni 90: non pervenuti. So che Ivan Cattaneo aveva dichiarato di essere gay nel 1975 e Gianni Vattimo nel 1980, ma sinceramente l’ho scoperto molti anni dopo. Nessuna donna famosa italiana, in quegli anni, ha mai detto pubblicamente: “Buongiorno io sono lesbica!”. Io lo sospettavo di Heidi e perfino di Candy Candy, ma non erano italiane e comunque era solo un sospetto che è diventato certezza (soprattutto riguardo Heidi) solo molti anni dopo.
OGGI. COMING OUT
Le persone che hanno scelto di dichiararsi in famiglia sono moltissime e sono sempre più in aumento.
Fuori dalla famiglia il numero delle persone che si dichiara omosessuale, per fortuna, è costantemente in crescita.
Sono sempre meno i genitori che ti mandano dallo psicologo e soprattutto sono sempre di più gli psicologi che si rifiutano di curare un omosessuale, perché l’omosessualità non è una malattia, ma cercano, invece, di curare chi non accetta l’omosessualità, perché questa si che potrebbe diventare una malattia (vedi omofobia).
Vip italiani che hanno fatto il coming out: Tiziano Ferro, Scialpi, Alessandro Cecchi Paone, Paolo Colombo, Stefano Campagna, Alessandro Golinelli, Leo Gullotta, Ferzan Ozpetek, Alfonso Pecoraro Scanio, Naike Rivelli, Francesca Vecchioni, Nicky Vendola, Rosalinda Celentano, Simona Borioni, Laura Bono. Mi scuso se altri, in questo momento, li dimentico, in ogni caso li ringrazio tutti.
IERI. CONOSCERSI E RICONOSCERSI
Per conoscere qualcuno, negli anni 90, dovevi fare i salti mortali, in particolare se vivevi in una piccola città di Provincia. Per quanto mi riguarda io vivevo a Treviso e il locale gay più vicino in zona si trovava a Padova, ma soprattutto, di solito, si trovava sottoterra.
Non ho mai capito perché (un sospetto, però, ce l’ho!), ma quasi tutti i locali per sole donne in quegli anni, infatti, si trovavano sottoterra (vedi oltre a quello di Padova di cui non ricordo il nome, il Sottomarino a Milano o il Centralino a Torino) inoltre, spesso, erano quasi tutti abbastanza imboscati. Insomma più scendevi negli inferi e più incontravi le lesbiche, soprattutto quelle della vecchia guardia (spesso dure e leggermente incazzate) ed è per merito loro che sono nate le prime feste per sole donne che altrimenti non avrebbero mai saputo come incontrarsi e, soprattutto, riconoscersi.
Per conoscere qualcuno senza andare nei locali dovevi essere molto coraggiosa e provarci senza sapere se a)ti avesse denunciato b)preso a schiaffi c)usato e poi sotterrato d)direttamente sotterrato.
OGGI. CONOSCERSI E RICONOSCERSI.
Per conoscere qualcuno oggi, anche se vivi in una piccola città puoi trovare un bar gay friendly molto vicino a te oppure puoi andare in discoteca nelle città più grandi dove vengono organizzate feste tutte le settimane. Puoi usare internet e scaricare le applicazioni e quindi puoi conoscere una donna standotene comodamente seduta sul divano di casa tua. Puoi provarci con qualcuno ovunque sapendo che a)potrebbe starci b)potrebbe dirti che non ci sta, ma che in ogni caso l’hai incuriosita e quindi se insisti ancora un po’, starci c)potrebbe non starci, ma presentarti una sua amica che ci sta.
IERI. NOTIZIE E GOSSIP
Sui giornali (cartacei, perché quelli online sono arrivati molti anni dopo) non si leggeva mai una notizia che riguardasse il mondo omosessuale, a meno che non fosse tragica.
Per quanto riguarda i gossip su presunti flirt o storie omosessuali non ho ricordi che riguardano personaggi italiani. Boy George, Elton John, Freddy Mercury, i Bronski Beat, erano tutti omosessuali dichiarati, ma tutti stranieri e cantanti. Invece George Michael in quegli anni non aveva fatto il coming out, anzi era considerato un sex simbol indiscusso, idolo delle ragazzine di tutto il mondo, soprattutto quando cantava I want your sex. Che poi a rivederlo oggi mi chiedo come ho fatto a non pensare subito che fosse omosessuale e che quando cantava: “Io voglio il tuo sesso” si riferiva a quello maschile.
OGGI. NOTIZIE E GOSSIP
Ogni giorno sui quotidiani (soprattutto quelli online) trovi una notizia che riguarda il mondo lgbt se non addirittura specifiche rubriche (come questa) che trattano il tema.
Inoltre ci sono tantissimi siti interamente dedicati al mondo lgbt e i gossip su tutto e tutti addirittura si sprecano.
IERI. TV
Non ho ricordi di avere visto o sentito parlare di un gay o di una lesbica in tv negli anni 90.
In tv potevi vedere La Zingara (1996 – 2002), Non è la Rai un programma televisivo italiano ideato da Gianni Boncompagni e Irene Ghergo e diretto dallo stesso Boncompagni che tra le tante ha lanciato la fantastica Ambra Angiolini. Potevi vedere LA RUOTA DELLA FORTUNA (1987 – 2009) condotto da Mike Bongiorno per 14 anni su Canale5 o STRANAMORE (1994 – 2009) il programma condotto da Alberto Castagna su Canale5 che era diventato il simbolo delle storie d’amore tormentate: tramite lo show coppie in crisi cercavano infatti di ritrovare l’intesa perduta. Oppure potevi vedere KARAOKE condotto da Fiorello. Tutti programmi tv che se ci fossero oggi (vedi Karaoke) sarebbero frequentati da gay e lesbiche, se non addirittura scritti, condotti, pensati, ma più che altro sicuramente vinti soprattutto da gay e lesbiche.
OGGI.TV
Non ho ricordi, ultimamente, di avere fatto zapping senza avere visto (anche solo di sfuggita) un gay o una lesbica in tv. Che gioia.
IERI. FILM
Vedere un film che raccontasse una storia contemporanea (magari d’amore) di una lesbica era molto difficile per non dire quasi impossibile. Il primo che ho visto è stato Basic Instinct (1992) dove la protagonista (interpretata da Sharon Stone) era lesbica (o bisex), ma, più che altro, psicopatica e assassina. Mica era facile allora dire a tua madre: “Cara Mamma sono lesbica come…come quella di Basic Instict”. Poi nel 1993 è uscito Philadelphia con attori famosi, la coppia costituita da Tom Hanks e Antonio Banderas, ad affrontare però la questione dell’AIDS negli Stati Uniti. Poi nel 1996 ho visto Bound- Torbido Inganno. Protagonista Corky un’ex-carcerata lesbica che fa l’idraulica e che un giorno conosce la sua vicina di casa, Violet, che è legata a Caesar, un delinquente che lavora per la mafia al riciclaggio di denaro sporco e tra loro nasce una storia d’amore fatta di pistole e canottiere. Insomma per vedere al cinema un gay (ma non ancora una lesbica) senza che avesse problemi gravi, dobbiamo aspettare il 1997 con tre film: In & Out, Il matrimonio del mio migliore amico e Qualcosa è cambiato.
OGGI. FILM
Grandi immensi passi avanti sono stati fatti sul grande schermo. Da La Vita di Adele Palma d’oro nel 2013 a Io e Lei uscito nelle sale quest’anno le donne che amano le donne adesso si vedono e non sono solo psicopatiche assassine o criminali e idrauliche. Certo in Italia siamo sempre un po’ indietro rispetto al resto del mondo, ma rispetto agli anni 90 non c’è paragone. Vedere in un film la Ferrilli e la Buy che stanno insieme (anche se fanno l’amore in pigiama) a me sembra quasi un miracolo.
IERI. CENE DI NATALE
Non ho mai conosciuto, in quegli anni, un gay o una lesbica che andasse alla cena di Natale con il suo compagno o la sua compagna.
OGGI. CENE DI NATALE
Sara e Roberta sono solo alcune delle persone che conosco che stanno insieme e hanno trascorso il Natale in famiglia. Certo, ci sono ancora tante coppie che non possono permettersi questo lusso.
I casi di omofobia in Italia sono in continuo aumento. Proprio la sera di Natale, giusto per aggiungere un nuovo caso alla lunga lista, ad Andria, in Puglia, un ragazzo gay è stato picchiato da un gruppo di omofobi incivili e non è la prima volta che la cittadina pugliese si fa notare per episodi di questo genere. Per quanto riguarda, invece, le Unioni civili, l’Italia le aspetta dal 1988 e in 27 anni sono state fatte 50 proposte che non sono ancora andate a buon fine.
Io, però, continuo a credere che le cose, per forza di cose, continueranno a cambiare, anche e soprattutto grazie alle persone come Sara e Roberta che si amano follemente e lo fanno alla luce del sole, dimostrando per l’ennesima volta che possiamo cambiare solo attraverso l’amore.