I Mormoni negli Stati Uniti appoggiano una legge contro la discrimazione omosessuale
Articolo di Sandrine tratto Act Usa.com del 25 novembre 2009, liberamente tradotto da Dino
Sembrava uno capovolgimento da lasciare a bocca aperta: la stessa Chiesa (ndr Mormone) che ha determinato la sconfitta del matrimonio gay in California ha invece aiutato in casa propria i militanti dei diritti degli omosessuali in un’azione contro la discriminazione.
La cosa è stata portata a termine e sono state adottate delle ordinanze: è la prima volta che la Chiesa di Salt Lake City ha dato il suo sostegno ad una legge sui diritti dei gay.
La Chiesa Mormone, che continua a subire una violenta reazione per aver dato il suo appoggio, in quest’ultimo anno, alla “Proposition 8”, la norma che ha vietato il matrimonio gay in California (con il referendum del 4 novembre 2008 -ndr-), ha sottolineato che quest’ultima sua posizione non contraddice in nulla i suoi insegnamenti sull’omosessualità.
Ma questo gesto è un segnale forte che anche i gruppi religiosi conservatori, che si oppongono al matrimonio tra persone dello stesso sesso, potrebbero essere disposti a dare il loro appoggio a protezioni giuridiche per gli omosessuali che comunque non arrivano a fare quel passo (il matrimonio).
Nello stesso tempo la posizione della Chiesa ha provocato la collera di alcuni dei suoi alleati che sul piano sociale hanno una posizione conservatrice, ha sollevato interrogativi ad esempio sul fatto che le pubbliche relazioni siano la sua vera motivazione e ha messo la Chiesa di fronte alla responsabilità di valutare fino a che punto il suo comportamento avrà influenza leggi statali e federali in ambito simile.
“E’ un’ottima risposta a livello di pubbliche relazioni ed ha anche il vantaggio di rappresentare effettivamente la direzione di pensiero della Chiesa attuale” dice Armand Mauss, un professore in pensione dell’Università Statale di Washington e studioso conoscitore del mormonismo.
Alcuni conservatori alleati della Chiesa nelle battaglie contro il matrimonio gay ritengono invece che sia una sconfitta. Le due nuove ordinanze per rendere illegale lo sfratto e il licenziamento di persone per il solo fatto di essere omo, bisessuali o transgenders, hanno provocato accese proteste.
Una tale legge priva dei loro diritti i datori di lavoro e i proprietari di alloggi e dà armi giuridiche ai giudici favorevoli al matrimonio omosessuale, ha dichiarato Peter Sprigg, membro anziano del Policy Studies del Family Research Council, di indirizzo conservatore.
“E’ deludente e temo che questo in parte rifletta una reazione agli attacchi subiti dopo la Proposition 8, uno sforzo di volersi adoperare a favore della tolleranza nei confronti degli omosessuali” dice Sprigg.
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