I Rabbini ortodossi chiedono alle loro comunità di accogliere gli ebrei omosessuali
Notizia tratta da AJN (Agenzia Judia de Noticias) del 4 agosto 2010, liberamente tradotta da Dino
Decine di rabbini ortodossi (americani) hanno firmato una dichiarazione di principi nella quale invitano le comunità religiose ad accettare quei membri che sono “omosessuali praticanti” e i loro figli adottivi o biologici.
Hanno inoltre affermato che le persone omosessuali non devono essere incoraggiati a sottomettersi a “terapie per cambiare il loro orientamento” o a sposarsi con persone di sesso opposto.
La stesura del documento è iniziata dopo un incontro religioso avvenuto a New York sei mesi fa; del gruppo di studio facevano parte anche tre laureati omosessuali dell’Università Yeshiva, e il loro ospite è stato il loro supervisore spirituale, il rabbino Yosef Blau.
L’incontro è servito per aprire il dibattito su questo tema controverso, fatto che ha provocato un gran subbuglio nel settore più ortodosso.
La dichiarazione è stata poi elaborata durante i mesi successivi alla riunione, con l’aiuto di professionisti della salute mentale e dopo ampi dibattiti.
Il risultato finale è stato sottoscritto dal vicepresidente del Consiglio Rabbinico Americano, il rabbino Shmuel Goldin, e il rabbino Haskel Lookstein, che dirige la comunità di Manhattan Jesurun.
Nella dichiarazione è stato stabilito che la Halaja (legge religiosa) ebraica si limita a proibire gli atti omosessuali, e non l’orientamento o l’attrazione verso le persone dello stesso sesso.
Ha inoltre indicato che gli omosessuali sono liberi di cercare la “terapia di cambiamento” se sentono di non valere nulla o sono in pericolo. Nonostante nel documento si sia chiarito che i professionisti della salute mentale hanno trovato questi trattamenti inefficaci e a volte pregiudizievoli.
I rabbini hanno anche affermato che gli omosessuali devono essere accettati come membri a pieno diritto in sinagoghe e scuole, e trattati come qualsiasi altro membro.
Senza dubbio, come tali, debbono rispettare gli obblighi e i mitzvot
(comandamenti) della comunità, comprese le norme e i principi ebraici praticati della comunità, hanno chiarito i religiosi.
I rabbini hanno anche espresso la loro opposizione all’avanzata nella gerarchia di qualsiasi membro della comunità omosessuale che non abbia dichiarato apertamente le sue tendenze sessuali.
Anche se l’ebraismo “non può dare la sua benedizione e il nulla osta ai legami tra persone dello stesso sesso”, i rabbini hanno aggiunto che la comunità deve accettare le coppie omosessuali, così come i loro figli biologici o adottati.
Nella dichiarazione hanno anche avvertito che forzare chi ha orientamento omosessuale a sposarsi con persone di sesso opposto può portare “ad una grande tragedia, all’amore non corrisposto, alla vergogna, alla perdita dell’onestà e a rovinare delle vite”.
Il rabbino Seth Farber, che ha firmato la dichiarazione, ha detto a Ynet che il gruppo di studio si è occupato di questa problematica “invece di chiudere gli occhi o far finta che la questione non esista”.
Il religioso ha sottolineato che “nell’ortodossia di oggi le cose non vengono spazzate sotto il tappeto, ma vengono discusse in modo trasparente”.
“Naturalmente non stiamo dicendo che non c’è nessun problema con l’omosessualità in rapporto alla legge religiosa, ma c’è una grande comprensione e buona volontà di aiutare queste persone”, ha infine aggiunto Farber.
Testo originale: Rabinos piden que las comunidades acepten a sus miembros homosexuales