Il mio cammino di madre per scoprire che siamo “Tutti Figli di Dio”
Riflessione di Adriana Bustreo, una madre del gruppo “TuttiFiglidiDio” di Mestre (Venezia) che ha partecipato con La tenda di Gionata all’udienza di Papa Francesco il 16 settembre 2020
Si parte per andare a Roma all’udienza pubblica (di mercoledì 16 settembre) in Vaticano da Papa Francesco. Una quarantina di persone tra genitori e figli LGBT facenti parte dell’associazione “Tenda di Gionata” per consegnargli il libretto “Genitori fortunati”.
Sono molto emozionata. Il mio pensiero va a maggio del 2019 quando ho scoperto il mondo dei Cristiani LGBT durante la tre giorni di Sestri Levante dal titolo “camminando s’apre cammino”.
Mi affiorano alla mente le forti emozioni di quei tre giorni. Penso a quanto “cammino” è stato fatta in poco più di un anno. Devo dire che il titolo di quei tre giorni è stato profetico.
Ora siamo qui a Roma all’udienza pubblica in Vaticano da Papa Francesco. Chi l’avrebbe mai immaginato? Come saremo accolti, cosa dirà Papa Francesco? Sono assalita da mille pensieri in attesa del Papa.
Quando mi passa vicino sento dentro di me una tale forza che si concretizza in un “GRIDO” per richiamare la sua attenzione e ricordargli che siamo genitori Cristiani di figli omosessuali e che i nostri figli hanno bisogno del suo abbraccio.
Poi mi commuovo pensando che quello era il grido represso da molti, troppi, anni. Si perché i nostri figli, e noi genitori, da quella che dovrebbe essere la Madre Chiesa accogliente, molto spesso, siamo stati allontanati ed emarginati.
Mi ha molto emozionato l’attenzione e l’ascolto del Papa quando Mara, madre di un figlio omosessuale, gli ha parlato a nome di noi genitori e dei nostri figli e gli ha donato il libretto.
Direi che è stata una giornata che sarà impressa nella mia mente e nel mio cuore indelebilmente.
Spero che sia l’inizio per poterci sentire tutti amati da Dio e dalla Chiesa in quanto siamo “Tutti Figli di Dio,“ così come si è espresso Papa Francesco.
Sono consapevole che la strada è ancora lunga e in salita, ma ora so che avrò un amico in più durante il cammino, questo mi consola e mi da forza.
Grazie Papa Francesco.