Il presidente dei vescovi USA critica l’associazione New Ways Ministry perché fa la pastorale per le persone omosessuali
Articolo tratto da Adista Notizie n.14 del 20 Febbraio 2010
‘Nessun intoppo, nessun rallentamento perché la ricerca di giustizia per gay e lesbiche all’interno della Chiesa è uno sforzo sempre più necessario.’ Francis DeBernardo ha commentato così le critiche rivolte all’organizzazione New Ways Ministry, di cui è presidente, dal card. Francis George, presidente della Conferenza Episcopale Statunitense (Usccb).
In un documento diffuso il 5 febbraio scorso, il card. George ha infatti accusato il movimento – che da 30 anni si occupa di assistenza pastorale agli omosessuali – di non offrire un’autentica interpretazione del magistero cattolico.
Stupore per il documento ha espresso l’associazione, che ha invitato i suoi sostenitori a inviare una lettera al cardinale stesso e al nunzio apostolico negli Stati Uniti, l’arcivescovo Pietro Sambi: “Siamo sorpresi che il card. George abbia diffuso una dichiarazione del genere, dal momento che New Ways Ministry non è mai stata contattata dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti per discutere la natura del nostro lavoro.
Eppure per più di 30 anni i programmi di New Ways Ministry sono stati rivisti da moltissimi vescovi cattolici, teologi e responsabili della pastorale e siamo sempre stati giudicati saldamente in linea con l’autentico magistero cattolico. Se la Usccb aveva preoccupazioni in merito al nostro ministero – è l’interrogativo di De Bernardo – perché non ci ha contattato prima di questa valutazione? Perché non ci è stata data la possibilità di spiegare le nostre posizioni?”.
L’organizzazione New Ways Ministry – nata nel 1977 su iniziativa di p. Robert Nugent e sr. Jeannine Gramick allo scopo di promuovere la ‘giustizia e la riconciliazione tra gay e lesbiche cattolici e l’intera comunità dei fedeli’ -, era già stata al centro di polemiche.
Nel luglio del 1999 infatti l’ex Sant’Uffizio, allora guidato da Joseph Ratzinger, vietò ai due fondatori “ogni attività pastorale in favore delle persone omosessuali”, decidendo altresì la loro ineleggibilità “per un periodo indeterminato, ad alcun ufficio nei loro rispettivi Istituti religiosi” (v. Adista n. 58/99).
Mentre p. Nugent, in obbedienza all’ordine dei suoi Superiori, dal 2000 ha sospeso qualunque attività pastorale con persone omosessuali, sr. Gramick ha continuato il suo impegno, all’interno però di in un altro ordine religioso (le Sisters of Loretto). (i. c.)