In Spagna la comunità LGBT catalana si mobilita in occasione della visita del Papa
Articolo tratto da dosmanzanas.com (Spagna) del 25 Ottobre 2010, liberamente tradotto da Dino
La nuova visita in Spagna di Joseph Ratzinger inizia a scatenare reazioni nella comunità LGBT, specialmente in Catalogna.
Da un lato, l’Associazione Cristiana di Gay e Lesbiche di Catalogna (ACGIL) ha richiesto al Papa di riconoscere e benedire le unioni matrimoniali per coppie dello stesso sesso, e dall’altro, su Internet è stata organizzato un raduno per un bacio collettivo allo scopo di protestare contro la reiterata omofobia del massimo gerarca cattolico.
Joseph Ratzinger si troverà in Spagna il 6 e il 7 di novembre, e in questi giorni visiterà Santiago de Compostela (per le celebrazioni dell’ anno santo giacobeo) e Barcellona (dove consacrerà la cattedrale della Sagrada Familia).
Per quanto riguarda le richieste dell’ACGIL, questa associazione ha reclamato anche che le coppie dello stesso sesso possano contrarre matrimonio religioso e che i loro figli possano essere battezzati.
In senso più generale i cristiani LGBT catalani hanno sollecitato una Chiesa pluralista e aperta, che si allontani da posizioni formaliste o fondamentaliste gerarchiche e che permetta a gay, lesbiche, bisessuali e transessuali di esercitare come secolari o nel clero.
“Vogliamo manifestare la sofferenza delle persone credenti LGBT, che vivono con dolore l’esclusione dalla vita ecclesiale così come il rifiuto espresso dalla curia vaticana in dichiarazioni pubbliche” ha affermato l’associazione, che ha approfittato anche per richiedere la parità della donna nell’esercizio delle funzioni pastorali ed ha criticato apertamente i casi di pedofilia all’interno del clero cattolico.
Anche in Catalogna, in modo diretto a Barcellona e anche tramite Internet, è stato indetto un raduno di bacio pubblico e collettivo di fronte al Papa per domenica 7 novembre.
E’ possibile ottenere informazioni dettagliate in Queer Kissing Flashmob, il sito web dell’evento, ma riassumiamo qui ciò che si deve fare se si vuole parteciparvi in modo ben organizzato.
Le istruzioni sono “venire in compagnia di una o più persone del tuo stesso sesso/genere nella piazza della cattedrale di Barcellona, domenica 7 novembre alle 9 esatte del mattino (l’ora in cui il Papa inizia il suo percorso dalla cattedrale fino alla Sagrada Familia) e sedersi nel miglior posto che trovi per poter vedere ed essere visto e prepararsi per dare baci appassionati alla/e persona/e con la/e quale/i sei andato lì”.
Quando il Papa uscirà dalla cattedrale per salire sulla sua papamobile verrà dato un segnale sonoro che indicherà il momento in cui avrà inizio il bacio e dopo due minuti verrà dato un altro segnale che indicherà la fine.
Se il Papa rimarrà lì, potremo prolungare il bacio ancora qualche minuto. Una volta terminato l’evento, andremo via come se nulla fosse successo”.
Gli organizzatori del convegno avvertono che si tratta di un’azione pacifica, per cui raccomandano di non rispondere ai prevedibili insulti che arriveranno da una parte della moltitudine di partecipanti lì convenuti.
Si dà il caso che l’evento Queer Kissing Flashmob è stato oggetto di un’offensiva da parte degli utenti di Facebook, fino al punto che il gruppo è stato eliminato quando aveva già convocato più di 1.500 persone.
“Il nostro gruppo è stato eliminato senza indugio e fino ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna informazione riguardo al motivo.
Tutto fa pensare ad un’ipotetica censura” ha spiegato Marylène Carole, una delle promotrici del’azione, che chiarisce che la protesta non ha rapporti con alcun gruppo politico o organizzazione.
Di sicuro si tratta di una censura che ha richiamato l’attenzione di The Advocate, uno dei media LGBT più noti degli Stati Uniti, che ha riportato la notizia sul suo sito web.
Ma su Facebook sono già attivi una nuova pagina e un nuovo evento.
Testo originale: La comunidad LGTB catalana se moviliza ante la próxima visita de Joseph Ratzinger