La Democrazia Cristiana e gli omosessuali
Riflessioni inviateci da Irene Agovino
Qualche settimana fa, sotto silenzio, al programma Non è l’Arena di Giletti, è passata sotto silenzio un’affermazione che è un po’ il segreto di Pulcinella.
Mentre infuriava uno schetch contro la DC e il suo rapporto con gli uomini e le donne omosessuali, Gianfranco Rotondi, ex sottosegretario berlusconiano ed esponente di punta del sentire democristiano ha detto: ”Mettere in mezzo la DC, che ha avuto, senza fare nomi, uomini e donne espressione di quella tendenza, è fuori luogo“.
Il punto sono proprio i nomi. Non si vogliono fare, ma molti li conoscono. Facciamo un passo indietro. Quando nel 2018 il membro delle comunicazioni vaticane, e rampollo del cardinal Farrell, James Martin ha affermato che ci sono stati santi LGBT (e non gay), i giornalisti si sono scatenati. Ma non hanno fatto nomi. I nomi, ma per ribadire la castità, li hanno fatti giornali tradizionalisti (ed oggi antiFrancesco) come La Bussola Quotidiana e Gloria.
Chi sono questi santi LGBT? Alcuni sono noti, altri no. Alcuni sono santi difensori dell’ortodossia, come Sant’Alfonso Maria dei Liguori (stando ai giornali cui sopra), mentre altri hanno fatto vita schiva e ritirata, come Santa Marina.
Ma guai, dicono i tradizionalisti, ad accostarli al mondo LGBT. E potremmo dire che se non facciamo i nomi, anche gli uomini e le donne DC possiamo dimenticarli.
Anzi, perché sottolineare questo segreto di Pulcinella? A chi spaventa sapere che ci furono uomini e donne democristiani – mica solo onorevoli- che ebbero tali tendenze? Chi ha paura dei cristiani di una volta in veste omo? Forse molto più i liberal che non i tradizionalisti, che a quanto sembra, non hanno paura di farli questi nomi.