Le reazioni in Francia alla “preghiera” contro il matrimonio gay letta nelle chiese per l’Assunzione
Articolo tratto da Le Monde (Francia) del 17 agosto 2012, liberamente tradotto da www.finesettimana.org
La “preghiera per la Francia”, letta nelle parrocchie per la festa dell’Assunzione, ha suscitato, mercoledì 15 agosto, molte reazioni, in particolare negli ambienti associativi, ma anche all’interno di certe organizzazioni cristiane.
In occasione della messa dell’Assunzione, il cardinale André Vingt-Trois, presidente della Conferenza episcopale francese, aveva invitato tutti i fedeli a pregare affinché “i bambini e i giovani (…) possano godere pienamente dell’amore di un padre e di uma madre”, un modo per ricordare l’opposizione della Chiesa cattolica all’apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso e all’omogenitorialità.
Questa preghiera è “terriccio favorevole alla discriminazione e all’omofobia”, ha affermato Michael Bouvard, membro dell’ufficio di SOS Homphobie. Jean-Luc Romero, presidente dell’associazione Elus locaux contre le sida (eletti locali contro l’aids), ha dichiarato che la Chiesa cattolica così facendo contesta “il voto dei francesi” che hanno scelto François Hollande e il suo programma. Una video-parodia della preghiera è stata trasmessa mercoledì su internet dall’associazione di difesa degli omosessuali Act-Up.
“Guerra ideologica”
Il matrimonio omosessuale figura tra gli impegni di François Hollande e un progetto di legge dovrebbe essere sottoposto al Parlamento nel corso del primo semestre 2013. Da parte sua, l’Unione delle famiglie laiche (UFAL), un’associazione creata nel 1988 e che rivendica 4000 famiglie aderenti, ha accusato la Chiesa francese di voler “rinfocolare, contro la maggioranza da poco eletta, una guerra ideologica sulla famiglia, come fece nel 1984 sulla scuola”.
Anche nella comunità dei cristiani questa iniziativa divide. L’associazione David et Jonathan, che riunisce cristiani omosessuali, si è detta “rattristata” da questa preghiera “antiegualitaria”. Come reazione, la delegazione dell’Ile-de-France di questa associazione, che difende il matrimonio civile “per tutte e per tutti” e si mostra in maggioranza favorevole all’omogenitorialità, ha invitato a preghiere alternative il 15 agosto nelle parrocchie vicine al movimento.
In un comunicato, la Conférence des baptisés de France si è anch’essa “dissociata” da questa preghiera che “misconosce” ai suoi occhi “la diversità dei cattolici”.
Al di là del problema del matrimonio e dell’adozione da parte di coppie dello stesso sesso, certi, come il Partito radicale di sinistra (PRG, Parti Radical de Gauche), vedono nella proposta dell’episcopato francese un’offesa alla laicità.
“La Chiesa non ha alcuna legittimità democratica per immischiarsi nel dibattito politico in Francia”, ha affermato Pascal-Eric Lalmy, segretario nazionale alla laicità del PRG.