Perché un professionista del calcio non può essere gay?
Articolo tratto da 20 minutes del 17 novembre 2008, liberamente tradotto da Domenico Afiero
Era uno dei grandi talenti del calcio tedesco. Nel 1993, a 23 anni, ha smesso la sua carriera. Marcus Urban racconta al giornale 20 minutes online la scoperta della sua omosessualità, la paura di rivelarsi e il suo liberatorio coming aut.
Una breve intervista in cui si racconta e spiega perché potrebbero esserci più gay di quanto si possa immaginare nel mondo del calcio.
Marcus Urban, quando ha scoperto di essere gay?
Penso di averlo sempre saputo . Sono stato attratto da un uomo, per la prima volta, quando avevo cinque anni. Ho fatto il mio coming out a 23 anni soltanto. La strada da percorrere è stata complessa e ricca di ostacoli.
Dice di essere stato attratto da un uomo quando era ancora molto giovane, ma ,dopo tutto ,lei si è iscritta ad un club di calcio. Come mai?
Quando ho iniziato a giocare a sette anni, non c’era nessun problema. Non avevo ancora preso coscienza della mia omosessualità. Da adolescente avevo delle fantasie erotiche , ma le ho nascoste per non giocarmi la carriera.
Ne ha sofferto molto?
Diciamo che ho sofferto. Ero predestinato a diventare un professionista del calcio e non ti puoi permettere di essere gay quando hai questo status. L’ho sempre pensata questa cosa. Infatti, mentivo a me stesso , creando un gap alla mia personalità. Quando mi venivano le fantasie erotiche, ero obbligato a trattenerle.
Come ha nascosto la sua omosessualità?
Controllavo tutto quello che dicevo: la gestualità e ciò che potesse sembrare sospetto. Ho fatto di tutto per controllarmi al meglio e controllare ciò che mi girava intorno per non essere scoperto. Giocavo perfino nella squadra dell’ex Repubblica Democratica Tedesca. Era un’incredibile pressione.
Ci può dare un esempio?
Quando ero diciottenne, il mio mister ha detto all’intera squadra: “ Adesso siete maggiorenni e potete portarvi una ragazza in camera. Il contrario mi deluderebbe molto”. Per me, il messaggio era chiaro: mai con i ragazzi.
Poteva vivere la sua inclinazione sessuale durante la carriera ?
Certamente no . Mi nascondevo completamente. Da un punto di vista sessuale, non è capitato niente. Ho evitato qualsiasi contatto fisico durante tutta la mia carriera.
Come ha potuto sopportare tutto ciò?
Ho forzato le mie reazioni e ho adottato un comportamento macho. Ho lasciato da parte i miei veri sentimenti.
A 23 anni Lei ha fatto il suo coming out ufficiale. Ci sono state reazioni nel mondo del calcio?
Ammettere la mia omosessualità è stata una grande liberazione per me. Ebbi subito fiducia in me e ne fui contento.Quanto al mondo del calcio, non ha reagito nessuno.
Lei dice , ormai da tre anni, che tre noti professionisti tedeschi del calcio sono gay. Come fa a saperlo?
Vi sono troppe speculazioni in proposito: ‘il tipo ha una bella andatura ’ o ’ il tipo si esprime in maniera particolare ’. Questo ‘tipo’ potrebbe essere gay. Fra tutte le voci che mi sono giunte, alcune possono essere plausibili. Una di queste voci riguarda tre professionisti tedeschi noti a livello internazionale.
Lei parla di speculazioni. Non sa, dunque, se si tratta della verità o meno?
Le informazioni che ho ricevuto arrivano da persone che sono vicine a questi professionisti. Si tratta di gente che non ha nulla a che vedere con l’ambiente del calcio e dicono che hanno sentito parlare in proposito.
Si tratta di gente che frequenta l’ambiente gay?
Sono persone che non hanno motivo di mentire. In maniera più concreta, vi sono due giornalisti tedeschi che avrebbero incontrato di persona giocatori omosessuali che sono passati in serie A.
Conosce professionisti svizzeri gay?
Non ne conosco.
La società ormai ha uno sguardo meno severo sull’omosessualità. Perché nessun giocatore di calcio gay non fa il suo coming out?
I commenti dei giocatori e dei dirigenti corrispondo effettivamente a quelli dell’opinione pubblica. Un sondaggio, che è stato realizzato nei club sportivi , ha dimostrato che il 76% della gente non ha nessun problema con un eventuale coming out di uno sportivo. Questo, forse, aiuta. L’unica cosa è che il calcio non ha forse accettato un calciatore omosessuale come accade nella società.
Quanti giocatori professionisti gay ci sono?
Secondo alcuni studi scientifici, 10-15% degli uomini sono gay. Il che non deve essere diverso nel mondo del calcio.
Non crede che negli sport più maschili, come il calcio appunto, ci siano meno giocatori gay?
Potrebbe anche farsi l’ipotesi che nel calcio ci sono più gay. E’ proprio un mondo ideale per nascondere la propria omosessualità, perché il problema sulle inclinazioni gay si pone meno che in altri ambienti.
David Beckham o Cristiano Ronaldo sono presentati come icone del panorama gay. Questo ha cambiato qualcosa nel panorama del calcio?
Questi giocatori hanno portato un loro glamour e un proprio stile negli spogliatoi. Un tempo, come giocatori di calcio, non si poteva aver un proprio stile, perché si correva il rischio di essere considerati omosessuali.
Grazie a questi professionisti, le cose sono cambiate. Tuttavia, questa cosa non è quella più importante per i gay. La cosa più importante sarebbe che, una buona volta per tutte, dei giocatori noti a livello internazionale dicessero che non hanno alcun problema con i giocatori gay. Sino ad oggi, solo Philip Lahm l’ha fatto. Ma parecchi giocatori, allenatori e funzionari sportivi tedeschi hanno detto, tramite i mass media, che non hanno nessun problema in proposito.
Marcus Urban, quanto tempo ci vorrà ancora perché un giocatore gay facesse il suo coming out?
Può essere forse domani come fra dieci anni.
Testo originale