Quando i Cristiani fingono di non vedere le conseguenze dell’omofobia
Riflessioni di John Shore tratte dal sito John Shore.com (USA) del 26 settembre 2010, liberamente tradotte da Simone Ramacci
È un fatto che fra gli adolescenti gay il tasso di suicidi è superiore del trenta per cento rispetto a quello fra adolescenti etero. È un fatto che la grande maggioranza dei Cristiani crede che essere gay sia un grave fallo morale, un orribile abominio, una disgustosa, innaturale offesa a Dio che garantisce come punizione un eternità all’inferno.
Affermare che questi due fatti non siano affatto correlati non può essere altro che disonestà intellettuale. È come qualcuno che cucia tuniche per il Ku Klux Klan [associazione razzista, NdT] e affermi che personalmente non è responsabile delle aggressioni agli Afroamericani.
Amo essere cristiano; sarò per sempre umile di fronte a quanto Dio ha fatto con Cristo sulla croce per l’umanità; comprendo e vivo la Bibbia come ispirata divinamente.
Prego ogni mattina. Contemplare la maestà e la misericordia di Dio è parte della mia vita giornaliera.
Quindi? Questo non ha nulla a che fare col fatto che gli adolescenti gay si sparino in testa, dissanguino fino a diventare bianchi come lenzuoli, s’impicchino finché non smettono di contorcersi.
Né ha alcunché a vedere col fatto che la maggior parte dei cristiani ritenga accoratamente essere una disgrazia odiosa a Dio essere gay, e un’offesa lampante e volontaria contro ogni cosa decente e onorevole.
Noi cristiano possiamo dire soltanto che cerchiamo di seguire Dio. Possiamo dire che personalmente non faremmo mai nulla per ferire una persona gay.
Possiamo dire che amiamo il peccatore, ma odiamo il loro peccato. Possiamo dire molte cose.
Ma non insultiamo noi stessi e chi ci ascolta dicendo che non comprendiamo il collegamento fra i suicidi degli adolescenti gay e la comune e assoluta condanna da parte di noi cristiani dei gay. Meritiamo di meglio. E Dio sa che le persone LGBT meritano di meglio.
Testo originale: The Gay Teen Suicide Rate and the Christian Condemnation of Gays