Se amiamo, forse, sbaglieremo pure, faremo, inconsapevolmente, anche del male, ma vivremo! (Luca 6:43-49)
Riflessioni di don Fabio
Luca 6:43-49: “L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”.
Se Gesù fosse stato palermitano, avrebbe detto: “U putiaru, n’zoccu avi, abbannia”, che tradotto significa: “Ciascuno manifesta ciò che è/ha dentro”. Ma potremmo dire anche “Si giudica per come si agisce”, ecc. Sono tantissime le espressioni popolari che interpretano questo.
Da qui nasce quell’invito forte e accorato di Gesù ad ascoltare la Parola del Padre, a fissarla bene nel cuore, che nell’ambiente semitico è la sede delle decisioni, delle scelte, dove decidiamo se fare il bene o il male.
Certo, se il nostro cuore è pieno di risentimento, odio, invidia, gelosia… cosa potrà uscirne fuori Se, al contrario, nel nostro cuore c’è capacità di ascolto, di accoglienza, se c’è disponibilità ad essere feriti una e più volte, che so che non è per niente facile, anzi, è dolorosissimo, ma se ci lasciamo ferire il cuore dall’Amore, saremmo capaci di perdonare, di amare e ri-amare e ri-ri-amare… Il nostro frutto sarà lo stesso del Padre, che ha dato la vita per la nostra felicità e libertà!
Con affetto, Fabio!