Testimoniare la nostra realtà. La nostra esperienza di famiglia con un figlio gay
Riflessione di Michela e Corrado Contini del Gruppo Davide di Parma per genitori cattolici con figli LGBT e i loro amici
Ieri (domenica 29 maggio 2016) nella Diocesi di Parma, abbiamo celebrato il Giulibeo della Misericordia per le Famiglia, aprendo con il Vescovo la Porta Santa della Casa di Spiritualità “La Tenda di Abramo e Sara”, centro della nostra Diocesi dedicato per le famiglie alla formazione, incontri, testimonianze, spiritualità .
Poi in cammino processionale ci siamo portati nella Chiesa parrocchiale di Monticelli dove il Vescovo ha concelebrato con altri sacerdoti la Eucarestia del Corpo e Sangue del Signore. Durante l’omelia il nostro Vescovo ha pronunciato frasi come : “Dopo i due Sinodi e la esortazione apostolica Amoris Laetitia, la visione di famiglia nella nostra Diocesi non potrà più essere la stessa…. Nella Chiesa non si danno le medesime risposte ovunque alle stesse domande, ma in ogni realtà la fede deve incarnarsi nel vissuto di quella comunità…… le famiglie ferite, separati divorziati, risposati, potranno sempre incontrare il Signore nella Parola e nella Comunità ed in alcuni casi anche nella Eucarestia, col vaglio della comunità…….. le diversità vanno accolte nell’unità….. date da mangiare voi stessi, la vostra vita……”
Alla preghiera dei fedeli io e Michela abbiamo letto davanti alla Assemblea composta da fedeli di tutta la Diocesi, questa intenzione: “La nostra famiglia con un figlio omosessuale sente oggi di dover ringraziare di cuore il Signore per questo dono che ci ha fatto. Si, ci sentiamo una famiglia fortunata e benediciamo il Signore per averci fatto questo dono che ci ha permesso di gustare la ricchezza e la bellezza delle diversità nell’unità sia della famiglia che della Chiesa. Preghiamo perchè tutti, davvero tutti, si sentano desiderati, aspettati, amati, accolti dal cuore misericordioso di Gesù e dalla sua sposa, la Chiesa.“.
Tanti all’uscita ci hanno guardato con occhi di interesse / domanda / perplessità. Qualcuno ci ha ringraziato e abbracciato. Condividiamo con te questa testimonianza anche per sottolineare che, forse un modo che abbiamo per renderci visibili, aprirci al mondo e alla Chiesa, testimoniare la nostra realtà nell’ottica della fede in Cristo, E’ PROPRIO LA PREGHIERA DEI FEDELI.
Impariamo ad usare questo strumento che la Liturgia stessa ci offre !!. Questa ci pare una bella scoperta .
Un abbraccio. Corrado e Michela