“Venite e Vedrete!“. Perchè la vita di una persona LGBT merita di essere vissuta in pienezza
Testimonianza di Nicola di Verona su “Venite e Vedrete!“, il pellegrinaggio verso Assisi dei cristiani LGBT e i loro amici (7-21 Luglio 2019)
Venite e vedrete. Si chiamava così il pellegrinaggio delle persone LGBT sulla via di Francesco che si è svolto nelle scorse settimane. Quando sono arrivato ad Assisi venerdì per il weekend conclusivo ed ho apprezzato nuovamente la bellezza dei luoghi ed ho trovato i miei amici con i volti stanchi per il pellegrinaggio, ma felici.
Ho visto la commozione negli occhi di un amico caro per la bellezza dei giorni passati; avevo percepito qualcosa di grande anche mentre ero a casa a causa del lavoro. Ogni giorno seguivo il percorso che i pellegrini pubblicavano nel gruppo telegram dedicato. Era bello leggere la Parola di Dio, le riflessioni delle guide spirituali del gruppo; il tutto con delle foto di paesaggi mozzafiato.
Nel weekend ci sono stati momenti di preghiera, condivisione, amicizia, visita dei luoghi di San Francesco. Ho apprezzato tutto: ogni incontro, ogni volto, ogni sorriso, le condivisioni in gruppo il primo giorno, la camminata del sabato mattina verso l’eremo delle carceri, le riflessioni del frate che ci ha calorosamente accolti, il momento di colloquio spirituale privato, la lunga camminata del pomeriggio verso la Porziuncola per poi proseguire verso San Damiano e la fiaccolata notturna fino alla chiesa di Santa Chiara.
Sono felice soprattutto perché ho capito che la fede è bella e porta frutto quando è condivisa con chi ami. Essere omosessuale o bisessuale (poco importa) finalmente non è più un problema, posso essere me stesso, libero dal pregiudizio e certo che sono un prodigio agli occhi di Dio così come sono.
Con il cuore colmo di gratitudine rivolgo un pensiero a chi era in dubbio se partecipare o meno: vincete le resistenze, qualsiasi esse siano, ne vale la pena. Questa vita merita di essere vissuta in pienezza con chi amiamo accanto.