Cara CEI contro la legge sulla violenza omofoba siate coerenti fino in fondo
Riflessioni de Il Guado – Gruppo di riflessione e di confronto su Fede e omosessualità di Milano
Il parlamento italiano sta discutendo un disegno di legge che modifica la legge 205/1993 del 25 giugno 1993 (Legge Mancino), in cui sono prevede delle aggravanti per chi «diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi».
La modifica consiste nell’estensione anche ai casi in cui i reati citati (che sono comunque già reati), siano motivati anche dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere».
Oggi la presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha diffuso un comunicato in cui afferma che, visto che esistono già delle norme che puniscono questi reati, la legge che sta discutendo il Parlamento italiana sarebbe inutile.
Chiedo ai vescovi, per coerenza e per dare l’esempio, di chiedere allora che, si discuta e si approvi al più presto una legge che toglie, tra i motivi per cui sono previste le aggravanti della legge Mancino anche i motivi religiosi.
Citando la loro lettera, infatti, si può tranquillamente affermare che «un esame obiettivo delle disposizioni a tutela della persona, contenute nell’ordinamento giuridico del nostro Paese, fa concludere che esistono già adeguati presidi con cui prevenire e reprimere ogni comportamento violento e persecutorio» nei confronti di chi professa una religione.
Forse, dopo aver preso in considerazione questa proposta paradossale, capiranno quanto poco opportuna è stata la lettera di oggi e si scuseranno con tutti gli omosessuali e i transessuali italiani.