Sono andato al Pride per vedere la felicità negli occhi di mio figlio
Riflessioni di Corrado Contini, gruppo Davide della Rete 3VolteGenitori
A chi mi chiedesse: “Perché sei andato al Pride (di Parma) sabato? Come mai? Cosa speravi?”, oggi potrei rispondere in tutta verità: “per vedere la felicità negli occhi di mio figlio, come da tempo non vedevo!”
In realtà, con mia moglie Michela avevamo fatto la scelta di partecipare al Pride di Parma per sostenere l’uguaglianza dei diritti delle persone LGBT+.
Per questo, dopo 10 anni dal mio coming out nella cattedrale di Parma nel giugno 2013, avevamo preparato con cura la nostra partecipazione allestendo uno stand per testimoniare in modo fattivo e presente il nostro impegno di genitori cristiani del gruppo Davide all’interno della Associazione La Tenda di Gionata e della Rete nazionale 3VolteGenitori.
Abbiamo preparato cartelloni, libretti, magliette, borsine e anche il resoconto sugli episodi di omotransfobia in Italia denunciati penalmente negli ultimi 10 anni, raccolti da Massimo Battaglio sul portale Omofobia.org con una presentazione quantomai importante e interessante del nostro amico Antonio De Caro.
Tuttavia, ancora una volta, è stato l’incontro con le persone quello che ha segnato la nostra giornata.
Ci ha riempito il cuore, lo stupore visto negli occhi di tantissimi giovani che si sono fermati ad interrogarci meravigliati dalla presenza di genitori e per di più cristiani al Pride e percepire che la nostra presenza stimolasse in loro la convinzione di non sentirsi soli, che fosse possibile camminare insieme.
Ci ha incoraggiato incontrare altri genitori alla ricerca di come accompagnare i loro figli e figlie nella scoperta di sé.
Ci ha spinto il desiderio di poter condividere con tanti il nostro impegno per una società e una chiesa in cui sia possibile “far germogliare sogni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, imparare l’uno dall’altra, riscaldare i cuori, ridare forza alle mani”.
Ma quello che ci ha fatto piangere di gioia, ripensandoci, è stata la felicità che abbiamo visto negli occhi di nostro figlio Simone e l’orgoglio che aveva nel vederci lì, proprio lì, accanto a lui e per lui.
Come pure vedere lì accanto a lui, chi della nostra famiglia poteva esserci e i suoi amici ed amiche.
Questa felicità negli occhi di Simone voglio conservarla nel cuore come sigillo di una giornata in cui l’arcobaleno ha brillato ancora una volta con tutti i suoi meravigliosi colori tra cielo e terra.